Itinerario Certosa di Pavia

Rimaniamo in tema Navigli di Milano e proseguiamo con gli itinerari: quello che unisce storia, cultura e natura circostante è sicuramente l’Itinerario della Certosa di Pavia che collega il capoluogo lombardo alla meravigliosa città di Pavia. Gioiellino dal grande panorama artistico, Pavia è una città che merita di essere scoperta.

Il Naviglio Pavese

Prima di presentarti l’itinerario, mi sembra doveroso darti alcuni riferimenti geografici e non sul Naviglio Pavese, che è proprio il set cinematografico in questione.

Dei cinque Navigli che ormai avrai imparato a conoscere, il Naviglio Pavese è il “ponte di collegamento” da Pavia a Milano nonché quello che vanta una tra le migliori piste ciclabili di Milano.

Lungo circa 33 km, ha origine dalla Darsena di Porta Ticinese a Milano e confluisce nel Fiume Ticino, nei pressi della città di Pavia appunto.

A causa dell’irregolarità e morfologia particolare del terreno, lungo il Naviglio sono state realizzate delle conche di navigazione, in totale 12, che avevano già all’epoca una doppia funzione:

  • Permettere il costante rabbocco d’acqua tale da garantire la buona funzionalità delle reti di irrigazione.
  • Funzionare da “ascensore” per le imbarcazioni: le conche permettevano la salita e la discesa alle barche azzerando il salto d’acqua. Di alcune di queste conche (o chiuse) parleremo più avanti.

Forse non lo sapevi ma

Nonostante questa porzione di territorio sia sempre stata ben fornito d’acqua, il Naviglio Pavese lascia lungo la sua corsa i tre quinti dell’acqua ricevuta a Milano: questo permette l’irrigazione di svariati ettari di terreni, tra coltivazioni e prati.

Itinerario Certosa di Pavia

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Itinerario Certosa di Pavia: tragitto ideale da compiere in bicicletta, ben più arduo invece il percorso a piedi (ma tutto è possibile!).

Quella che sto per proporti è una pedalata articolata su un percorso ciclopedonale di 26 km circa, che ti permetterà di raggiungere Pavia in bici.

Si parte dal comune di Certosa di Pavia e più precisamente dall’omonimo monumento, per raggiungere la bellissima Pavia, lungo l’alzaia del Naviglio Pavese: a farti compagnia troverai scenari davvero unici, tra antiche conche e distese di campi agricoli.

Di questa “superstrada per biciclette”, la maggior parte è in sicurezza mentre una restante parte è non completamente in sicurezza o mancante (non voglio spaventarti ma, al contrario, fornirti tutte le informazioni necessarie per goderti al meglio la scampagnata).

Questi pochi chilometri assenti si trovano nel tratto milanese dell’alzaia e comunque la loro realizzazione è già parte del Piano Territoriale Regionale.

La Certosa di Pavia

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Se ti sposti con i mezzi pubblici la raggiungi in 8 minuti di treno da Pavia; se provi a raggiungerla in bicicletta da Milano invece, la trovi lungo la strada.

Di cosa sto parlando? Della Certosa di Pavia naturalmente, forse il monumento più rinomato di questa città (a detta di qualcuno perfino più famosa di Pavia stessa!).

Realizzata tra il 1396 e il 1495 da un ambizioso progetto del duca di Milano e dimora ecclesiastica di diversi ordini monastici (prima certosini e poi carmelitani) la Certosa è stata in un primo tempo rifugio per religiosi e successivamente fortezza militare, nonché prigione dello stesso duca.

Viene fatta costruire per un voto religioso fatto dalla duchessa Caterina, seconda moglie di Gian Galeazzo Visconti che reduce da una gravidanza andata male (e in occasione di una seconda opportunità) chiede che venga costruito il monumento in cambio della sua tanto agognata maternità.

Ancora oggi in grado di sprigionare tutto il suo fascino, è praticamente impossibile non visitare la Certosa di Pavia: resta infatti tappa obbligatoria per tutti, pellegrini o viaggiatori in zona.

La Conca del Cassinino

La-Conca-del-Cassinino

Partendo dalla Certosa, la direzione che manterrai lungo tutto il tuo tragitto punta verso sud; quindi, dopo aver attraversato i comuni limitrofi di Borgarello e Cantone Tre Miglia, ti ritroverai a Cassinino, dove riconoscerai l’omonima conca. Realizzata nel 1815, la Conca del Cassinino si trova all’interno del Parco Vecchio, che ai tempi fu la riserva di caccia della famiglia Visconti.

Superando la conca e continuando la pedalata per circa tre km, si oltrepassa il ponte della ferrovia: rimani sintonizzato perchè ti stai avvicinando alla meta e stai per rispondere alla domanda: dove si trova Pavia?

L’Entrata a Pavia

La tua pedalata ora procede in direzione della città e, appena superato il ponte della ferrovia, riconoscerai sulla sinistra lo stadio di calcio: se sei un appassionato del pallone potresti fermarti per qualche foto, altrimenti… puoi proseguire nel tuo viaggio e giungere così in centro città!

Una volta sul posto, guardandoti bene attorno potrai apprezzare la bellezza del versante piu campagnolo della città; noterai poi sulla destra il Borgo Calvenzano, un complesso di edifici molto particolari che una volta ospitava grossi magazzini, cantieri, officine e botteghe artigiane.

Borgo Calvenzano

Potrebbe in qualche modo ricordarti Crespi d’Adda, il famoso villaggio operaio patrimonio Unesco.

Dietro al Borgo invece troverai il Castello Visconteo di Pavia, altro monumento importantissimo che merita la tua attenzione.

Per conoscere giorni e orari di apertura del Castello fai click qui.

Conca di Porta Cairoli e Scala d’acqua

Parliamo ora delle conche di navigazione: ti ho accennato ad inizio articolo che la loro costruzione è stata dovuta alla morfologia particolarmente irregolare del terreno.

Questi sbalzi erano dei veri e propri ostacoli sia per le imbarcazioni sia per le reti di irrigazione dei tempi; con la costruzione di queste conche l’acqua invece ha iniziato a confluire in maniera più controllata e la navigazione delle barche non ha più temuto ostacoli.

Delle dodici conche costruite lungo il Naviglio Pavese, cinque sono ormai inutilizzabili per la navigazione e si concentrano nella provincia pavese. Stiamo parlando di:

  •  Conca di Porta Cairoli
  •  Conca di Cassinino (di cui ho accennato poco sopra)
  •  Conca del Poligono
  •  Conca di Pt. Garibaldi
  •  Conca del Confluente

Proprio alla fine di Borgo Calvenzano troverai la tua seconda conca, ovvero Conca di Porta Cairoli (situata in via Torquato Tasso) e di lì a poco potrai ammirare quella che in molti hanno definito “il Castello di Conche”: sto parlando della Scala d’acqua di Pavia, un’opera di ingegneria senza precedenti per l’epoca in cui venne costruita.

La conca e la Darsena del Confluente

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L’ultima conca è proprio quella detta “del Confluente”: è una conca di grandi dimensioni la cui missione era quella di collegare il Naviglio Pavese alle acque del Ticino e quindi al fiume Po.

Appena dopo la conca potrai scattare qualche foto alla Darsena del confluente, ultima tappa del nostro itinerario.

Si tratta di un porticciolo abbastanza grande da contenere 60 imbarcazioni di dimensioni discrete, oggi purtroppo dimenticata e trascurata, come la maggior parte delle conche del resto.

Devi sapere che…

Nel suo momento di massimo splendore, dunque in pieno Ottocento, era il porto di scarico merci, un posto di pieno fermento lavorativo, dove navi di ogni dimensione facevano la spola e segnavano il destino di due grandi città, Milano e Pavia.

La Ciclabile del Naviglio Pavese- da Milano a Pavia dove sfocia il Naviglio

Il nostro viaggio insieme per questa puntata è concluso, ma io ti aspetto per altre avventure!